La Scuola

L‛I.P.S.I.A. di Siderno, nato nel 1960/61 come sede coordinata dell‛Istituto Professionale “Enrico Fermi” di Reggio C., nel corso degli anni si è adeguato sia ai bisogni di una utenza in espansione e con esigenze e problematiche nuove, sia alle sollecitazioni di un mondo del lavoro in rapida evoluzione.

Nello scenario scolastico della Locride, l‛Istituto propone un‛ampia offerta formativa, dando l‛opportunità agli alunni provenienti dalle scuole medie inferiori di scegliere tra diversi settori: elettrico, elettronico, chimico-biologico, meccanico, termico, abbigliamento e moda, odontotecnico. La sede principale è a Siderno con diversi indirizzi di studio e comprende una sede coordinata in Via Turati Siderno (ex Istit. per Geometri).

 

2 1


L’I.P.S.I.A. DI SIDERNO SI RINNOVA  E PRESENTA LA SUA OFFERTA FORMATIVA

Questo Istituto, consapevole del suo ruolo di fornire risposte adeguate ai bisogni formativi dell‛utenza e alle domande del territorio, considera prioritario promuovere opportunità di crescita culturale e professionale nell‛ambito delle nuove tecnologie e dei processi industriali computerizzati, tecnologie e processi che costituiscono le nuove e altre frontiere della società dell‛informazione, della comunicazione, della globalizzazione.

Tali finalità sono perseguite tramite lo sviluppo della didattica modulare, negoziata, collaborativa, orientativa e di processo, che accompagna lo studente nel suo percorso di crescita umana e professionale e attraverso costanti contatti con le attività produttive e con le agenzie formative del territorio.

 In questo quadro, orientato al raggiungimento delle competenze richieste dal mondo del lavoro e delle professioni, presso l‛I.P.S.I.A. è attuata un‛intensa e diffusa didattica di laboratorio (anche nell‛area d‛istruzione generale), un uso diffuso delle TIC, del metodo progettuale, delle opportunità offerte dall‛alternanza scuola-lavoro, per sviluppare il rapporto con il territorio e utilizzare a fini formativi le risorse disponibili.

 
images (1)
SEDE CENTRALE DI SIDERNO

INDIRIZZI DI STUDIO DELL’ISTITUTO PROFESSIONALE

INDIRIZZO DI STUDIO DELL’ISTITUTO TECNICO

QUADRO ORARIO

CORSO SERALE PER ADULTI

SEDE COORDINATA  DI LOCRI

INDIRIZZI DI STUDIO DELL’ISTITUTO PROFESSIONALE

                Odontotecnico  QUADRO ORARIO                     Ottico   QUADRO ORARIO

INDIRIZZO DI STUDIO DELL’ISTITUTO TECNICO

QUADRO ORARIO

VIDEO PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

Dal 1° settembre 2010, per la prima volta nel nostro Paese, entra in vigore la riforma complessiva e simultanea del secondo ciclo di istruzione e formazione. Cambia il volto della scuola secondaria superiore, completamente riorganizzata per offrire un panorama più chiaro per le scelte delle famiglie (6 licei; istituti tecnici suddivisi in 2 settori con 11 indirizzi; istituti professionali suddivisi in 2 settori e 6 indirizzi). Anche il sistema di istruzione e formazione professionale di competenza regionale (IeFP), avrà un ordinamento di rilievo nazionale che prevede qualifiche triennali e diplomi quadriennali già definiti a livello nazionale nella sede tecnica della Conferenza Stato-Regioni. Sono ulteriori opportunità per i giovani, chiamati ad esercitare il proprio diritto-dovere all‛istruzione e alla formazione sino al conseguimento di un titolo di studio, oppure di almeno una qualifica professionale triennale entro i 18 anni. Gli istituti professionali con la riforma acquisiscono una nuova identità, fondata sulla cultura delle filiere economiche e produttive di rilevanza nazionale che caratterizzano i 2 settori fondamentali, Servizi e Industria e Artigianato, in cui sono compresi i 6 indirizzi. Tutti i percorsi formativi durano cinque anni e sono suddivisi in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l‛esame di Stato per il conseguimento del diploma di istruzione professionale. I nuovi istituti professionali hanno un ordinamento molto flessibile per interagire con i sistemi produttivi territoriali e rispondere alle esigenze del mondo del lavoro e delle professioni in una dimensione “Glocal”, aperta all‛innovazione permanente. Il diploma consente l‛accesso immediato al mondo del lavoro e/o la prosecuzione degli studi in qualunque facoltà universitaria, oltre che nei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, anche presso gli istituti tecnici superiori. Gli istituti professionali, inoltre, possono svolgere un ruolo complementare e integrativo rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale di competenza regionale e continuare ad organizzare, in regime di sussidiarietà, nel quadro di intese con le Regioni, percorsi per il conseguimento di qualifiche triennali e di diplomi professionali quadriennali. Gli istituti professionali fanno parte a pieno titolo del sistema di istruzione assieme ai licei e agli istituti tecnici e si distinguono nettamente da questi ultimi, perché caratterizzati dal riferimento a filiere produttive di rilevanza nazionale. Nel Regolamento dell‛istruzione professionale si legge infatti: “L‛identità degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, i saperi e le competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica”. Tutti gli istituti professionali hanno la durata di cinque anni e sono suddivisi in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l‛esame di Stato per il conseguimento del diploma di istruzione professionale, utile anche ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria. Il quinto anno è inoltre finalizzato ad un migliore raccordo tra scuola e istruzione superiore e alla preparazione all‛inserimento nella vita lavorativa. Anche per evitare confusioni e sovrapposizioni con l‛istruzione tecnica e soprattutto con il sistema regionale dell‛istruzione e della formazione professionale, gli indirizzi degli istituti professionali sono razionalizzati, passando da 28 a 6: due nel settore “Industria e Artigianato” e quattro in quello dei “Servizi”. I laboratori e le tecnologie applicate assumono un ruolo centrale nella didattica. L‛orario, che in passato era di 40 ore settimanali (molto spesso di 50 minuti), poi ridotto a 36, sarà di 32 ore, ma di 60 minuti. Non ci sarà quindi una significativa decurtazione del tempo effettivo di studio in termini reali.

Print Friendly, PDF & Email